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Immagine del redattoreMaryem Bent Anis

Samia Gamal, la danzatrice dai piedi scalzi


Samia Gamal - La Dea Egiziana della Danza del Ventre

Samia Gamal (Maggio 1924 Wana – 1 Dicembre 1994 Il Cairo)

Un giorno la giovanissima Zeinab Ali Khalil Ibrahim Mahfouz si sposta con la sua famiglia dal piccolissimo villaggio di Wana per vivere al Cairo ai margini del gran bazar Khan El Khalili. Alla tenera età di otto anni muore la madre, e successivamente a soli quattordici anni abbandona la casa paterna per vivere con la sorella.

Erano i primi anni 40 e all'epoca una grande personalità dello spettacolo mediorientale proliferava al Cairo: Badia Masabny

Badia Masabny, di origine libanese, fu la fondatrice, nel 1926, del primo nightclub egiziano, chiamato “Opera Casino”. Famosa scopritrice di talenti, Badia formò e lanciò la maggior parte delle danzatrici e attrici dell'epoca e conosciuta Zeinab le diede la possibilità di formarsi con un importante maestro e coreografo chiamato Jacque, il quale la istruì nell'arte del balletto, del Jazz Tap, della Danza Moderna Contemporanea e l'aiutò a sviluppare le sue conoscenze dello stile Egiziano Baladi. Dopo tanto lavoro Zeinab era pronta finalmente a far parte della troupe di danzatrici di Badia Masabny. Ben presto Badia si accorse che Zeinab non poteva essere soltanto una danzatrice del coro, ma che doveva risplendere nelle prime posizioni e le diede il suo nome d'arte: SAMIA GAMAL.

La leggenda narra che alla sua prima apparizione da solista Samia all'improvviso dimenticò la coreografia e lasciò la scena correndo, tra i fischi e il brontolìo del pubblico, ma il coreografo la esortò ad entrare in scena e lei togliendosi le scarpe iniziò a danzare improvvisando. Lo spettacolo fu un tripudio, il pubblico la amò da subito e le venne dato l'appellativo de “La danzatrice dai piedi scalzi”. Badia Masabny non si era sbagliata, aveva scoperto un'altra stella, e questa volta fu una delle più splendenti del panorama artistico egiziano, Samia Gamal per decenni ha incantato il pubblico di tutto il mondo arabo e ancora oggi rapisce e trasporta con il suo magico sorriso, la sua semplicità, la sua bellezza candida e luminosa. Ma Samia Gamal non era l'unica solista del Opera Casino, poco prima di lei si era fatta strada un'altra celebre danzatrice, che godeva già di un'ottima fama tra i frequentatori del nightclub: Tahya Carioca. C'è chi dice che tra Tahya e Samia nacque una forte amicizia che durò fino alle fine delle loro vite; c'è chi dice che invece che tra di loro ci fu una grande rivalità in campo professionale.

Samia Gamal e Tahya Carioca

Nel frattempo un altro artista entra nei cuori del pubblico dell'Opera Casino, il principe Farid El Atrash, di origine siriana in esilio in Egitto...ed entra anche nel cuore di Samia. Farid e il suo liuto, le sue raffinate composizioni, la sua voce profonda e malinconica diventano presto celebri in tutto l'Egitto. Tra i due nasce un profondo amore, sia nell'arte, che nella vita reale e il balzo per entrambi dal cabaret al cinema fu breve.

In poco tempo Samia e Farid sono la coppia più romantica del cinema egiziano, Farid inizia a comporre dolci melodie per Samia, Samia danza sulle musiche di Farid e insieme sotto gli occhi di tutti i loro fans, celebrano il loro amore attraverso i loro film. Quando Farid El Atrash iniziò la sua carriera cinematografica non riuscì subito ad avere come partner femminile Samia Gamal, in quanto non era lui stesso produttore dei suoi film. Recitò insieme a Rawheyya Khaled nel suo primo film “Entisar El Shabab” (La Vittoria dei Giovani), insieme a Madiha Yousry nel suo secondo film “Ahlam El Shabab” (I Sogni dei Giovani), e nel suo terzo film apparse con Beiba Ezz Eddin nella pellicola “Gamal We Dalal” (Bellezza e Capriccio). Quando Farid riuscì a produrre il suo primo film recitò al fianco della sua amata Samia Gamal in “Habib El Omr” (L'Amore della mia Vita).

La loro storia d'amore attirava l'attenzione di tutti e soprattutto di chi non gradiva la loro relazione, in particolare un uomo molto ricco che innamorato pazzo di Samia Gamal, fece di tutto per portarla via dal suo amato Farid. Le offrì preziosi regali, denaro, proprietà pur di renderla sua, ma Samia fu molto chiara e diretta nel far capire che il suo cuore apparteneva a Farid. Ma il misterioso ammirato non demorse e si mise a capo della produzione di un altro grande film, che propose a Samia, la storia di una artista che aveva una relazione con un altro artista, il cui amore alla fine si rivelò falso e interessato, mentre al di là delle scene c'era un uomo che l'amava profondamente per quello che era; quando l'artista la lasciò, lasciandola da sola nel profondo della sua solitudine al tramonto della sua carriera, solo l'innamorato ammiratore ancora più profondamente e fortemente. Il film si intitola “Al Ghoroub” (Il Tramonto). Nonostante i diretti riferimenti alla vita reale, Samia accetta la parte nel film e lascia Farid. Ma a film completato e alla presentazione dello stesso, per il quale era stata organizzata una memorabile festa, e il suo ammiratore/produttore aveva preparato la sua proposta di partecipazione ad altri tre film, nonché la sua proposta di matrimonio, Samia non si presentò e passò tutta la notte con il suo amato Farid.

Samia Gamal e Farid El Atrash (Afrita Hanem - 1949)

Samia Gamal e Farid El Atrash "Ma Alli W Oltillou"

Ma il loro amore non poté durare più a lungo, un grosso fardello pesava sulle loro teste, l'origine nobile di Farid El Atrash. E quando Samia Gamal chiese a Farid di sposarla, lui dovette rifiutare, perché provenendo da una nobile famiglia Drusa, sarebbe stato un disonore per loro sposare una danzatrice/attrice. Le spezzò il cuore e tutti i suoi sogni furono infranti. Per un periodo si richiuse in se stessa e non volle vedere più nessuno, né lavorare. L'unica cosa che l'aiutò a superare il suo shock fu l'offerta di danzare in alcuni nightclubs europei.

Quando ritornò al Cairo Samia incontrò un gentlemen americano Jack King, il quale si innamorò pazzamente e di lei e le propose di sposarlo e di andare a vivere con lui in america. Samia accettò, e volò con lui negli Stati Uniti, ma il matrimonio non durò molto e ben presto Samia chiese il divorsio per poter tornare in Egitto.

Pochi mesi dopo Samia incontrò Roshdy Abaza, un affascinante attore egiziano (probabilmente di origine italiana), con il quale si sposò nel 1958 e diede alla luce la figlia Quismet. Roshdi Abaza era stato già il marito della danzatrice/attrice Tahya Carioca e dopo Samia avrebbe sposato la cantante libanese Sabah. Dopo diciassette anni di matrimonio (1972), l'amore finisce e all'età di cinquant'anni Samia Gamal si ritira dal mondo dello spettacolo.

Nel 1984 Samia torna nel cinema per un brevissimo periodo, e la sua ricomparsa fu un onore per tutto il mondo dell'arte egiziano, tanto che il grande compositore egiziano Mohamed Abdel Wahab organizza per lei un'esclusiva festa in suo onore.

Curiosità:

-Da notare come Samia, oltre al Cinema, non danzò mai in altri nightclub diversi dall'Opera Casino in Egitto, partecipò soltanto a grandi matrimoni ed eventi, ma mai in altri locali.

-Il primo film a cui prese parte Samia fu “Min Fat Adimo” (Chi non ha passato non ha futuro) di Farid El Gendy, fu un flop e l'allontanò dalle scene per un breve periodo.

-Samia fu la prima danzatrice al cairo a ballare a piedi scalzi e non fu più motivo di vergogna per le danzatrici danzare senza scarpe.

-Samia Gamal inserisce nella danza tradizionale egiziana l'utilizzo di arabesque e volteggi.

-Si dice che Samia Gamal fu la prima ad introdurre il velo nelle esibizioni di danza orientale.

-Samia Gamal porta la danza orientale negli Stati Uniti e in Europa, e recita insieme a Fernandel nel film “Alì Babà e i 40 Ladroni” (1954) e insieme a Robert Taylor ne “La Vallata dei Re” (1955).

-Citazione preferita: "VIVI E LASCIA VIVERE"

Samia Gamal e Fernandel (Alì Baba e i 40 Ladroni - 1954)

Il 1 dicembre 1994 muore la leggendaria danzatrice Zeineb Mahfouz, in arte Samia Gamal, all'ospedale Mirs del Cairo.


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(Questo testo è frutto dell'amore e della dedizione nei confronti della cultura artistica mediorientale, non copiare e incollare impropriamente)

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